Padre Arturo D'Onofrio
Egli si recava all'Eremo frequentemente per pregare, chiedere luce allo Spirito, domandare consiglio ai pii monaci e ascoltare meglio Dio che gli parlava.
Alle preghiere dei monaci P. Arturo affidava le sue "intenzioni più ardenti".
Da parte sua egli era sempre riconoscente in ogni maniera ai monaci.
Nel 1966 si industriò a far pervenire all'eremo l'acquedotto e tante volte, specie negli ultimi anni, fu particolarmente vicino ai monaci per ogni necessità.
Nel 1967 manifestò al Padre Maggiore un progetto che gli stava particolarmente a cuore: acquistare un appezzamento di terreno all'ingresso dell'Eremo per costruire una casa di preghiera. Il desiderio non fu affatto preso in considerazione. I tempi non erano ancora maturi. P. Arturo continuava a recarsi quasi regolarmente ogni lunedì all'Eremo
per ritemprare se stesso nel silenzio e nel contatto con Dio. Questo spinse i monaci di assegnargli una stanzetta nella "infermeria". Tante volte i suoi chierici e Sacerdoti si sono con lui raccolti nell’Eremo per ritiri mensili.
Il 22 dicembre del 1990 la Provvidenza affidava ai Missionari della Divina Redenzione l'Eremo dei Camaldoli con un atto solenne redatto dal notaio Dott. Emilio Ruocco di Nola.
Gli ultimi monaci lasciarono l'Eremo il 26 luglio 1993. Le condizioni dei vari edifici erano veramente precarie. P. Arturo incominciò a restaurarli iniziando dal reparto della "infermeria" per poter iniziare lì il noviziato dei suoi religiosi. Anche le celle furono risistemate in modo da poter ospitare decorosamente i sacerdoti, pur conservando la semplicità originale.
Ora l'Eremo è divenuto Noviziato dei Missionari della Divina Redenzione e centro di spiritualità. E vengono da ogni parte giovani e sacerdoti perché nel silenzio e nella riflessione possano rinvigorire lo spirito per un'ascolto più attento di Dio che parla e per una vita più generosa a servizio di Dio nei fratelli. A tutti dispiacque la dipartita dei Monaci, specialmente agli agricoltori disseminati in Cicala e Livardi. "Ormai non sentiremo più suonare le campane che fungevano per noi da orologio e ci richiamavano alla preghiera" mi dicevano. P. Arturo ha voluto però che le campane continuassero a suonare e a far disperdere nella valle i loro melodiosi rintocchi per ricordare a tutti che la preghiera continua perché altri sono dinanzi alla Vergine degli Angeli a supplicare Dio per tutti.
Attualmente i Missionari della Divina Redenzione hanno un’erboristeria, in particolare curano il settore apistico, e offrono ai visitatori i loro prodotti.
LA SUA ISPIRAZIONE: "Lasciate che i bambini vengano a me" Lc 18, 16.
IL SUO MOTTO: "Amare e fare amare Gesù, la Chiesa, le anime per Maria, con Maria e in Maria"
Padre Arturo D'Onofrio (1914-2006) è il fondatore della Piccola Opera della Divina Redenzione che egli pose sotto la protezione dei Maria SS, Consolatrice del Carpinello, alla quale dedicò un magnifico santuario a Visciano (NA). La Piccola Opera svolge la propria attività in favore di ragazzi emarginati e diversamente abili e di anziani in Italia, in Colombia, in Messico, in Guatemala, a El Salvador, in India, in Perù e in Costa Rica dove operano i Missionari e le Piccole Apostole della Redenzione. Giovanni Paolo II, nel corso di un'udienza, ebbe a dire: «La Piccola Opera è diventata una Grande Opera e sappiamo che varca i confini anche del Paese e anche quelli del mare, per arrivare dall’altra parte delle rive dell'Atlantico».
1914, 8 Agosto - P. Arturo nasce a Visciano (Na), quinto di sei figli, da Luigi e Chiara Fusco. Una particolare sensibilità religiosa caratterizza la sua infanzia.
1921 - Inizia la scuola elementare a Visciano. Già da piccolo manifesta una particolare devozione per la santa Eucaristia e per la Vergine Consolatrice del Carpinello.
1922 - II piccolo Arturo di appena otto anni di età, confida alla madre di voler diventare sacerdote missionario. Ella, però, gli oppone un netto rifiuto.
1926 - Dopo una perseverante e lunga insistenza riesce a convincere la madre di lasciarlo entrare nel seminario vescovile di Nola, come convittore.
1932 - Spinto dal desiderio di annunciare a tutte le genti il mistero della salvezza, lascia il seminario di Nola ed entra nel PIME (Pontificio Istituto Missione Estere).
1937 - Lascia il PIME per motivi di salute, e viene subito accolto da monsignor Melchiori, già vescovo di Nola, nella diocesi dì Tortona, dove compieta gli studi teologici. In questo periodo conosce san Luigi Orione ed ha come confessore san Giovanni Calabria. Da essi trae ispirazione per la fondazione della sua Opera.
1938, 2 marzo - È ordinato sacerdote nel seminario vescovile di Stazzano (AL), da sua eccellenza monsi-gnor Egisto Melchiori. Celebra la prima messa nel duomo di Tortona attorniato da 300 ragazzi dell’Oratorio San Luigi Gonzaga, fondato da don Orione e diretto da don Arturo.
1943 - Dopo aver confidato al suo Vescovo di voler fondare un'Opera per i ragazzi poveri e abbandonati del Meridione, ottiene il permesso di recarsi nel paese natale per qualche mese. Gli eventi della seconda guerra mondiale, però, gli impediscono di ritornare a Tortona.
24 Dicembre - La vigilia di Natale, nella sua casa paterna, i giovani dell'A. C. l'attendevano per gli auguri. Padre Arturo sì presentò con un bambino di Casamarciano (Vincenzo Nappi) dicendo: "Ecco il mio primo uccellino che allieterà con il suo cinguettio la mia casa... ". Ebbe così inizio la Piccola Opera della Redenzione.
1944 - I bambini accolti, sempre più numerosi, han-no bisogno di altri spazi. Padre Arturo pensa di utilizzare l'ex Casa del Fascio che ottiene in comodato d'uso e che più tardi acquisterà. Lì sorge il primo orfanotrofio dell'Opera.
1945 - II giovane sacerdote Arturo conosce la signora Anna Vitiello, nella parrocchia di san Francesco di Paola in Torre Annunziata. Lei, dopo la morte del marito, decide di consacrare la sua vita al servizio dei bambini più poveri.
1946 - Dopo aver tenuto gli esercizi spirituali, Padre Arturo pensa di fondare un secondo orfanotrofio, presso la chiesa di xan Francesco di Paola in Torre Annunziata, diretto dal parroco della città e aiutato dalla signora Anna, da suo marito, a da altre brave persone della parrocchia.
1947 - Padre Arturo ha un'idea brillante: pubblica la prima edizione della rivista Redenzione per diffondere le notizie dell'Opera tra gli amici e benefattori. Questa rivista, che tutt'oggi si continua a pubblicare, si è trasformata nel documento storico più importante dell'Opera.
1948, 11 Febbraio - L'allora Vescovo di Nola monsignor Michele Camerlengo, dona a Padre Arturo l’orfanotrofio San Paolino a Nola. Qui Padre Arturo insieme alla signora Anna Vitiello fonda una congregazione religiosa femminile per la cura dei bambini bisognosi, le Piccole Apostole della Redenzione.
11 Marzo - Per la costruzione del primo Villaggio del Fanciullo sul terreno donato dal vescovo di Nola monsignor Camerlengo a Visciano, Padre Arturo organizza un pellegrinaggio delle pietre". Migliaia di persone portano a piedi da Schiava le pietre necessarie alla costruzione.
Ogni volta che Padre Arturo costruiva una nuova opera a Visciano, il miracolo delle "pietre che camminano" si rinnovava (14 volte). Così per il tempietto, per il santuario, per le varie ricostruzioni dopo il terremoto del 1980, e perfino nel 1990 per la costruzione della casa degli anziani "Villa del Carpine".
1952 - Padre Arturo ha un'altra ispirazione: il suo zelo apostolico, per annunciare a tutte le genti il mistero della divina redenzione, lo spinge a fondare, presso l'istituto "Anselmi" di Marigliano, l’editrice LER (Libreria Editrice Redenzione) per la diffusione della buona stampa.
1954 - Padre Arturo, in occasione del primo decennio dell’opera, dà origine al primo seminario Vocazionario per la formazione dei ragazzi che volevano diventare sacerdoti e consacrare la propria vita per l'educazione dei bambini. Nasce così la congregazione religiosa dei Missionari della Divina Redenzione. Dal 1954 in poi le opere in Italia, guidate dai missionari e dalle suore, si moltiplicano accogliendo centi-naia di bambini e giovani bisognosi: a Domicelia (AV), a Marigliano (NA), a Napoli, a Torremaggiore (FG), ad Ischia, a Frattocchie (RM), a Crosara di Marostica (VI), a Padova, a Prata P. U. (AV), a Melilo (NA)...
1970 - P. Arturo, insieme al vescovo monsignor Sperandeo, accompagna P.Nicola Ariano in Colombia, per dare inizio all'avventura missionaria oltre oceano. Dopo qualche anno di assestamento a Bogotà, nel 1973, viene inaugurato a Medellín l’Hogar del Nino" per accogliere i gamines, bambini che vagavano per le strade della città.
1971 - Anche le Piccole Apostole arrivano in Colombia. Presto le case di accoglienza guidate dalle due Congregazioni si moltiplicano innquesto paese. (Medellín, Bogotà, Buenaventura, Cucuta, Neiva, Puerto Inirida...). Per l'ardente devozione di Padre Arturo verso la Madonna Consolatrice del Carpinello, venerata a Visciano, viene inaugurato un nuovo santuario, con uno svelto campanile. Viene elevato da sua santità Giovanni Paolo II a basilica pontificia.
1976 - Padre Arturo inaugura una delle prime radio emittenti cattoliche della zona: Radio Carpine Visciano, che trasmettendo dal santuario di nostra Signora Consolatrice del Carpinello si trasforma nella Voce della Piccola Opera della Redenzione.
1978, 7 Luglio - La Congregazione Religiosa delle Piccole Apostole della Redenzione, riceve il riconoscimento di diritto pontificio da sua santità Paolo VI.
Dal 1980 la Piccola Opera si espande in altri paesi dell’America Latina, (Guatemala, El Salvador e Messico). Dove vengono aperti altri Istituti per l’accoglienza dei bambini, dei giovani, degli anziani, dei diversamen-te abili più poveri e bisognosi.
1989 - Padre Arturo parte per l'India accompagnato da Madre Anna e dal primo gruppo di Piccole Apostole per la fondazione di una nuova opera. Presto le case di accoglienza in questa terra di missione si moltiplicano.
1992, 9 Marzo - La congregazione religiosa dei Missionari della Divina Redenzione, riceve il riconosci-mento di diritto pontificio da sua santità Giovanni Paolo II.
2000, 23 Luglio - Mentre si festeggiava la Vergine Consolatrice a Visciano, madre Anna Vitiello cofondatrice delle Piccole Apostole della Redenzione, raggiunge la casa del Padre.
2006, 12 Marzo - Padre Arturo D'Onofrio celebra nel santuario di Maria Consolatrice a Visciano i 68 anni di consacrazione sacerdotale attorniato dai suoi missionari, dalle suore e da numerosi amici e benefattori dell’Opera.
3 Novembre - Padre Arturo, dopo una lunga malattia, appena compiuti i 92 anni di età, muore a Visciano nella casa generalizia dei Missionari della Divina Redenzione.